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Curricolo di Istituto - Valutazione

Curricolo di Istituto

Il CURRICOLO di ISTITUTO è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto.
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.
Il curricolo è predisposto all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
A partire dal Curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.

La Valutazione

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione assume un ruolo di accompagnamento costante dell’azione didattica, in stretta connessione con i momenti di osservazione e di verifica.
La valutazione riguarda, quindi, il percorso di crescita di ogni bambino e, in linea con le nuove Indicazioni Nazionali, si prefigura come azione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di valorizzazione delle potenzialità e di stimolo al miglioramento continuo.

Nel Primo ciclo di istruzione “la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.” (D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, art.1 c.3).
Obiettivo comune dei docenti è quello di promuovere una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.
L'alunno, in questo modo, non è più "oggetto" della valutazione dei docenti, ma "soggetto attivo e consapevole", in quanto diventa cosciente della sua identità, delle sue attitudini e dei suoi limiti, e, col tempo, sempre più capace di autovalutarsi e diventare responsabile rispetto alla progressione dei propri studi, al fine di orientare, in modo sempre più consapevole, i propri comportamenti e le scelte che dovrà compiere.
L’Istituto assicura agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.
La scuola primaria e secondaria di 1° grado promuovono, insieme, processi formativi utilizzando il sapere (le conoscenze) e il fare (le abilità) come occasione per sviluppare la personalità degli allievi e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile.
Lo studente è sollecitato a trasformare le conoscenze e le abilità acquisite in base alle proprie effettive capacità, in competenze personali che gli permetteranno di integrarsi nella società contemporanea. La valutazione considera l'intero percorso formativo dell'alunno nel rispetto dei tempi di apprendimento, delle esigenze e delle potenzialità di ciascuno. Tiene conto, in particolare, dei progressi compiuti rispetto al livello di partenza.

La valutazione del COMPORTAMENTO dell’alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un GIUDIZIO SINTETICO riportato nel documento di valutazione. (L’art. 26 del d.lgs. 62/17 ha abrogato l’art. 7 del DPR 122/09 «Valutazione del comportamento» che faceva riferimento alla valutazione in decimi) . Tale giudizio fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, a:

  • Statuto delle studentesse e degli studenti
  • al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica
  • ai regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche.

E’ stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per gli alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a 6/10, in quanto la valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico. È stata invece confermata la non ammissione alla classe successiva nei confronti di coloro cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998.)